Sistemi di gestione ambientale>Il percorso per la Certificazione / Registrazione EMAS

Premessa

Partendo dal presupposto che le norme ISO 14000 sono idonee per tutte le dimensioni aziendali e per tutti i settori è necessario fare alcune considerazioni: Verso l'esterno:

  • come tutte le norme anche le ISO 14000 devono essere interpretate;
  • il sistema qualità deve essere personalizzato sulla realtà aziendale;
  • l'azienda non deve pensare che "il bollino" si possa comperare;
  • il Sistema di Gestione per la Qualità in accordo alle norme della serie UNI EN ISO 14000:2015, che hanno per oggetto l'organizzazione, produce vantaggi interni in termini di razionalizzazione dei consumi e dei collegati costi ed esterni in termini di immagine e reputazione etico-sociale;
  • la scelta dell'eventuale consulente deve essere fatta prendendo in considerazione la sua disponibilità a trasferire il proprio know-how all'azienda.

Perchè certificarsi

Le ragioni sono molteplici, principalmente, comunque, le aziende intraprendono tale percorso spinte dalle richieste più o meno vincolanti da parte dei committenti e dai mercati oppure da imposizioni di natura legislativa. Diversi gruppi industriali, ad esempio, già da tempo impongono ai propri fornitori l'adozione di un sistema qualità ambientale certificato, ovviamente al fine di una maggiore garanzia qualitativa sulla fornitura ed una conseguente riduzione dei costi dei controlli. Anche il settore pubblico contribuisce alla spinta in tale direzione. Inoltre, fra le motivazioni che spingono ad ottenere tale certificato è presente l'effetto pubblicitario generato dalle prime aziende che tagliavano il traguardo. Un vantaggio, ovviamente, in lenta caduta con l'aumentare del numero di certificati emessi. Al di là di queste motivazioni di natura esterna che, inutile negarlo, sono le più forti, diverse aziende cercano di riflesso, o addirittura lo esigono senza transigere, un miglioramento di natura interno che, alla lunga, sarà sicuramente l'unico beneficio che si otterrà da un sistema qualità ambientale certificato. Meglio quindi pensarci fin dall'inizio. A tal proposito, i passi da seguire sono oramai consolidati e riassunti come sotto.

Per l'implementazione del Sistema di Gestione Ambientale

  • Motivazione del vertice aziendale;
  • Scelta dell'eventuale consulente;
  • Analisi preliminare / Analisi ambientale iniziale del sito su schema EMAS;
  • Scelta del Responsabile Gestione Ambientale;
  • Formazione del Responsabile Gestione Ambientale;
  • Formazione preliminare dei vertici aziendali e dei Responsabili di Funzione/Processo;
  • Definizione della Politica Ambientale e degli obiettivi ambientali;
  • Analisi dettagliata dei processi aziendali effettuata in collaborazione tra il consulente, il Responsabile Gestione per la Qualità ed il< personale;
  • Redazione della documentazione prescrittiva del Sistema di Gestione Ambientale (Manuale, Procedure, Istruzioni Operative, Modulistica,Registrazioni, Dichiarazione Ambientale su schema EMAS, altro) o integrazione del sistema di Gestione per la Qualità, se presente.
  • Formazione di tutto il personale aziendale;
  • Messa in atto del Sistema di Gestione Ambientale;
  • Monitoraggio del Sistema di Gestione Ambientale tramite audit interni e riesami periodici;
  • Misurazione dei processi e miglioramento tramite l'attivazione di azioni correttive e preventive.
Il tempo necessario per l'implementazione di un buon sistema qualità per aziende medio-piccole va dai 12 ai 18 mesi e dipende molto dalla volontà del vertice aziendale e dalla motivazione e coinvolgimento del personale.

La figura del responsabile ambientale

Una volta scelto lo Studio di consulenza, quest'ultimo dovrà essere di supporto nell'individuazione del Responsabile Gestione Ambientale, figura che nelle piccole aziende coincide sovente con la Direzione. Il Responsabile Gestione Abientale, come insegnano le aziende già certificate, è bene che sia un responsabile a tutti gli effetti e che abbia le capacità di comunicazione e coinvolgimento verso tutti i dipendenti. Il nocciolo del problema alla fine non è fare un bel Manuale Ambientale o formulare una Politica ambientale altisonante,, bensì averlo fatto "metabolizzare" all'intera azienda. Per lo stesso motivo è bene diffidare da chi vuole vendere soluzioni preconfezionate, pronte in pochi giorni. Il Manuale e le procedure devono essere documenti creati dall'interno, impostati su misura e propri di ogni singola azienda. Non possono, quindi, essere nè standard nè tanto meno imposti dall'esterno.

L'iter per la certificazione del Sistema di Gestione Ambientale / Registrazione EMAS

  • Scelta dell'Ente di certificazione;
  • Presentazione domanda di certificazione;
  • Esame, da parte dell'Ente di certificazione, della documentazione di sistema, per valutarne la conformità rispetto alla Norma di riferimento;
  • Eventuale pre-audit da parte dell'Ente di certificazione (su richiesta dell'azienda);
  • Audit in loco per verificare l'effettiva applicazione del sistema documentale conforme alla Norma;
  • Consegna del Certificato di conformità (valido per tre anni) e del Regolamento dell'utilizzo del logo;
  • Sorveglianza del Sistema di Gestione Ambientale attraverso visite periodiche (generalmente con cadenza annuale) da parte dell'Ente di Certificazione nel corso dei tre anni di validità del certificato;
  • Rinnovo, dopo tre anni, della certificazione, se vengono mantenuti tutti i requisiti del SGA, compreso il miglioramento delle prestazioni ambientali.
  • Sottoposizione della Dichiarazione Ambientale su schema EMAS all'Organismo Competente (di natura pubblica) per la convalida;
  • Registrazione dell'azienda presso La Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea ed uso del marchio di registrazione.
è evidente che la scelta di non fermarsi alla certificazione ISO 14001, ma di passare dalla certificazione alla Registrazione EMAS, apre tutta una serie di opportunità legate alla registrazione, almeno come strumento di comunicazione. Nel caso si optasse per la Registrazione EMAS, i potenziali vantaggi per l'organizzazione sarebbero:
  • Possibile utilizzo verso gli Enti di sorveglianza o l'Amministrazione Pubblica;
  • Miglioramento dell'immagine aziendale;
  • Uso del marchio di registrazione.
Questa volta il "peso del marchio" è ancora maggiore, perchè la registrazione avviene sia a livello nazionale che a livello europeo, con la pubblicazione sulla G.U.C.E., come organizzazione registrata in accordo al Regolamento EMAS 761/2001. Successivamente alla pubblicazione del Regolamento EMAS II, la Comunità Europea ha divulgato con alcuni importanti documenti le linee guida operative per le organizzazioni:
  • Decisione della Commissione del 7 settembre 2001 relativa agli orientamenti per l'attuazione del regolamento (CE) n. 761/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS);
  • Raccomandazione della Commissione del 7 settembre 2001 relativa agli orientamenti per l'attuazione del regolamento (CE) n. 761/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS);
  • Raccomandazione della Commissione del 10 luglio 2003 - orientamenti per l'applicazione del regolamento (CE) n. 761/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) concernente la scelta e l'uso di indicatori di prestazioni ambientali;
  • Regolamento (CE) n. 196/2006 della Commissione del 3 febbraio 2006 che modifica l'allegato 1 del Regolamento (CE) n. 761/2001 del Parlamento Europeo e del Consiglio per tenere conto della norma europea EN ISO 14001:2004 e che abroga la Decisione 97/265 CE.
Il tempo necessario per l'ottenimento del certificato di conformità ISO 14001 / Registrazione EMAS può variare da uno a tre mesi in funzione del tempo impiegato dall'azienda nel sistemare le eventuali non conformità rilevate dall'auditor/ verificatore ambientale dell' OC (EMAS) nell'esame della documentazione e durante la visita in loco.

La scelta dell'Organismo di certificazione

Documentato il sistema di Gestione e sicuri della sua applicazione in tutti i reparti dell'azienda, questa può confrontarsi con l'Organismo della certificazione. La scelta di quest'ultimo, inutile nasconderlo, è legata al mercato o ai clienti di riferimento. Ad esempio, esistono enti fortemente connotati in uno o pochi settori, altri legati al mercato tedesco, inglese o americano e così via. La scelta deve essere quindi oculata, sentendo ora i principali clienti, ora il consulente e, ovviamente, tenendo in considerazione anche il prezzo. Occorre inoltre ricordare che l'Organismo di certificazione è un partner che vi accompagnerà per sempre nel cammino della qualità ambientale. L'elenco aggiornato degli enti accreditati dal SINCERT, Organismo garante delegato allo scopo dall' UNI, è disponibile nel sito (ricavabile dall'elenco dei links).

Il mantenimento/miglioramento del Sistema dopo la certificazione

Ottenuta la certificazione ISO 14001:2015 arriva la parte più difficile: il mantenimento e miglioramento del sistema di gestione. Infatti, a distanza di pochi mesi dal raggiungimento di tale traguardo, l'azienda si rende realmente conto che i soldi spesi devono tramutarsi in un investimento e non rimanere un puro e semplice costo, anche perchè l'Organismo di certificazione, di lì a poco, tornerà per verificare il buon funzionamento del sistema. In sostanza, è questo il momento della verità. Se si fallisce, si vanificano sforzi sia economici che umani e si può incorrere addirittura nel ritiro del certificato da parte dell'Ente.

Le opportunità di finanziamento

Esistono azioni di sostegno economico pubblico alle aziende che decidono di intraprendere il cammino verso l'implementazione di un Sistema di Gestione per la Qualità finalizzato alla certificazione. Il Ministero dell'Ambiente, al fine di favorire le aziende che intendono certificarsi secondo le norme della serie UNI EN ISO 14001:2015, ha predisposto forme di finanziamento integrale delle spese sostenute mediante contributi in conto capitale. Inoltre, esistono finanziamenti regionali specifici per le piccole e medie aziende con percentuali variabili da un minimo del 30% delle spese sostenute (ad un massimo del 60%). Inoltre, da non trascurare i finanziamenti per le attività di formazione interna.


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